Grazie Amiche ed Amici Consulenti del Lavoro

Gentili Colleghe e Cari Colleghi,

Grazie !

Sento il bisogno di manifestare la più sincera gratitudine per avermi reso Orgoglioso di essere stato il Vostro Presidente e per la stima e l’affetto di cui mi avete circondato in questi tre anni.
Credetemi quando affermo che non sono esternazioni di circostanza, nascono da un sincero sentimento di orgoglio nel far parte della Categoria dei Consulenti del Lavoro. Una delle poche Categorie Professionali che non hanno ceduto alla tentazione di dividersi al loro interno e di manifestare alla società civile e a chi ci governa che abbiamo una visione condivisa del nostro ruolo e una grande consapevolezza dell’importanza che riveste nel Nostro Paese.
Insieme abbiamo capito che il nostro è un PERCORSO DI CONOSCENZA che non trova fine e non è circoscritto a sterili adempimenti legislativi. Insieme abbiamo capito che non abbiamo bisogno di “Formazione Obbligatoria” ma di un costante confronto sul mondo che vogliamo sia vissuto dai Nostri Figli. Perché abbiamo la consapevolezza che il mondo del lavoro è quello in cui il genere umano esprime tutto il suo intelletto contribuendo al Bene e al Progresso dell’Umanità stessa. Insieme abbiamo imparato a sopportare le vessazioni di un apparato burocratico che ha cercato, e tuttora cerca, di opprimerci e relegarci al ruolo di semplici servitori di una pubblica amministrazione inadeguata al suo ruolo.

Chi come me ha vissuto gli anni in cui il Consulente del Lavoro lo trovavi in fila insieme con altri cento agli sportelli dell’INPS tutti i lunedì, preoccupato che il suo turno arrivasse prima delle 12 e litigava con il faccendiere di turno che si attardava per risolvere pratiche di cui non conosceva nulla, ma poteva vantare l’amicizia del dipendente allo sportello, sa cosa intendo e sa come il Nostro ruolo, e la percezione che hanno di noi, è cambiata.
Ho visto per troppo tempo Consulenti del Lavoro consigliare ai loro figli di laurearsi e intraprendere altre professioni in campo giuridico-contabile. Oggi sono orgoglioso di poter affermare che questo non accade più, e che sono tanti i Consulenti del Lavoro di seconda generazione. Anche solo questa considerazione è sufficiente a ripagarmi degli sforzi fatti per farci riconoscere il titolo di studio di laurea per l’accesso alla Nostra Professione, senza il quale probabilmente saremmo tutti avvocati o commercialisti.
Con questo non voglio assolutamente dire che i problemi sono risolti, voglio solo testimoniarvi che l’Unità di una Categoria e la consapevolezza del proprio ruolo insieme all’autorevolezza delle proprie Istituzioni, nazionale e territoriale, hanno fatto si che il Consulente del Lavoro non sia più confuso, dalle Istituzioni che ci Governano e amministrano, con altre categorie o associazioni.

Sono passati 25 anni da quando ho iniziato la mia avventura professionale, non avevo nessun cliente, solo l’amore e la curiosità verso un’attività che regolava la mia vita lavorativa. Questi sentimenti erano iniziati a crescere 15 anni prima.  All’epoca ero un operaio metalmeccanico che leggeva con apprensione la sua busta paga, con la convinzione che in qualche modo mi stessero fregando. Quell’importo in basso a destra (netto) mi permetteva di vivere con dignità e di sognare di poter realizzare in futuro i miei sogni e, magari, una famiglia.
Dietro quella busta paga c’era un Consulente del Lavoro. Una figura che incuteva rispetto e ammirazione, un uomo dalla cui scienza si determinavano i mezzi di sostentamento della mia vita, un uomo che quantificava il compenso del mio lavoro.
Come avrei potuto non cercare con tutte le mie forze di capire chi era quell’uomo ?
Sin dai primi anni, avendo tanto tempo a mia disposizione e clienti che si contavano sulle dita di una mano, mi sono avvicinato alla vita amministrativa dell’Ordine. Nel 1992, l’allora Presidente Raffaele Valente che ora è un valente Avvocato e al quale va la mia gratitudine, mi chiese di far parte della commissione praticanti mettendomi al servizio della categoria.

Da 25 anni sono orgoglioso di essere un Consulente del Lavoro.

Senza la Vostra Stima e la Vostra Amicizia non sarei quello che ora posso dire con Orgoglio, di essere stato, il Presidente dei Consulenti del Lavoro !

Il fiero Presidente di una Grande Categoria Professionale, fatta da uomini e donne che con coraggio e dedizione offrono il loro sapere e la loro vita lavorativa al servizio della Comunità Civile, consapevoli di dover svolgere con sacrificio e onestà il ruolo di terzietà che il legislatore ci ha assegnato. Noi non siamo al servizio della pubblica amministrazione, noi siamo al servizio del Cittadino. Sia esso datore di lavoro o dipendente di quest’ultimo.
Siate Fieri e Orgogliosi di essere Consulenti del Lavoro. Così come io sono Fiero di essere stato il Vostro Presidente.
Non sarò stato sempre all’altezza delle Vostre attese, ma Vi prego di credere che ci ho messo tutto l’impegno e l’amore di cui sono stato capace.

Voglio dirvi GRAZIE perché con il Vostro Lavoro avete fatto sì che questa Professione venisse riconosciuta e rispettata come una delle prime tre Professioni che gli Italiani ritengono indispensabili al decoro di una vita civile.

Prima di congedarmi da Voi, consentitemi di ringraziare tutto il Consiglio, il Collegio dei Revisori ed il personale di Segreteria che mi ha accompagnato in questi tre anni appena trascorsi. Senza un lavoro di squadra non saremmo stati in grado di affrontare gli innumerevoli impegni amministrativi e di rappresentanza a cui siamo stati chiamati.  Voglio ringraziare i Componenti del Consiglio di Disciplina Territoriale per l’impegno profuso nel portare avanti il compito più difficile e ingrato che il Legislatore ci ha affidato e tutti i Componenti delle Commissioni consiliari per la loro dedizione e per aver reso meno gravoso il compito del sottoscritto. Tutti questi colleghi, senza alcun compenso o do ut des, hanno dedicato il loro tempo al servizio di tutti noi.

Vi chiedo di partecipare al rinnovo del Nostro Consiglio dell’Ordine e di esprimere con il voto il Vostro consenso. Chi ci dovrà rappresentare ha bisogno di sentirci vicini e di essere sostenuto nell’azione di rappresentanza alla quale sarà chiamato.

In attesa di incontrarvi il 20 all’Arthotel dalle ore 09.00 alle ore 19.00, Vi saluto caramente e vi allego la locandina del convegno organizzato sempre all’Arthotel dalle ore 09.30 alle ore 13.30.

Un abbraccio fraterno,

Il Presidente - Dott. Antonio Lezzi