"e quindi uscimmo a guardar le stelle" - Lettere al Ministro

Gentili Colleghe e Colleghi,

anche quest’anno avrei voluto augurarvi un breve periodo di chiusura estiva per ferie dei Vostri studi accompagnato dalla serenità che meriterebbe il “ristoro delle energie fisiche e psichiche” garantite dalla Costituzione per tutti, parlamentari compresi, tranne che per i Consulenti del Lavoro.

Purtroppo anche quest’anno dovrò augurarvi un breve periodo di latitanza  dai vostri clienti e da tutta la pubblica amministrazione.

Non vi scandalizzi il termine che parrebbe associarci a chi è un “reo presunto” e si sottrae a misure cautelari, ma non riesco a trovare nessun termine di paragone accettabile alla condizione in cui il nostro “legislatore” ha posto i datori di lavoro, per essi la nostra categoria, con l’introduzione del famigerato D.Lgs. 27 giugno 2022 n. 104.

Rimango basito da come solo noi Consulenti del Lavoro abbiamo sentito la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica su quello che è accaduto pubblicando sui maggiori quotidiani nazionali le nostre perplessità sull’applicabilità di una norma che vede tra l’altro un apparato sanzionatorio tutt’altro che trascurabile.

Vi allego le lettere inviate dalla Presidente Calderone al Ministro del Lavoro, On. Andrea Orlando, sulle criticità operative delle norme contenute nel D.Lgs. 27 giugno 2022 n. 104 e quella dell’unica associazione di datori di lavoro che si è dimostrata sensibile all’onere imposto ai suoi iscritti (rimaste ad oggi senza risposta).

Augurandovi di essere irreperibili per i prossimi 15 giorni … Vi auguro di incrociare lo sguardo verso una stella cadente e di esprimere, in un unico afflato con tutti noi, il desiderio che il legislatore non si avventuri in nuovi provvedimenti  normativi senza averci almeno ascoltati in materie così delicate come quelle giuslavoristiche.

Salutandovi con l’auspicio che anche noi si possa “uscir a guardar le stelle” come il sommo Poeta uscendo dall’Inferno... Vi auguro Buon San Lorenzo e Buon Ferragosto.

Un fraterno abbraccio,
Il Presidente - Dott. Antonio Lezzi