Gentili Colleghe e Colleghi,
Volevo dirvi Grazie!
Si, mi sono alzato con questa necessità, perché, come sosteneva Schopenhauer chi dovrebbe farlo, “anche in presenza di giustissima causa, non è particolarmente incline a esprimere la sua ammirazione …”, pertanto, lo faccio io.
Dovrebbe ringraziarci innanzitutto un legislatore disattento e confuso che ci ha chiesto di capirlo anche quando non era umanamente possibile;
Dovrebbe ringraziarci, a nome del Popolo Italiano, il Capo dello Stato, per aver sostenuto in questi difficili mesi la pace sociale confortando quotidianamente datori di lavoro e lavoratori frenando la rabbia che scaturiva dallo sconforto dell’inadeguatezza economica degli ammortizzatori sociali;
Dovrebbero ringraziarci, e molti per fortuna lo fanno, i nostri assistiti, per il lavoro incessante che abbiamo fatto per fronteggiare la crisi;
Dovrebbero ringraziarci i milioni di lavoratori che grazie al nostro lavoro hanno percepito quei piccoli e inadeguati ristori;
Dovrebbe ringraziarci la pubblica amministrazione, perché senza il nostro lavoro e il nostro sacrificio quotidiano non si sarebbe potuto permettere il cosiddetto “smart Working”.
E l’elenco continuerebbe ancora a lungo.
Io voglio ringraziare i miei e i vostri collaboratori, eroi sconosciuti di questa epica battaglia che stiamo combattendo contro questo male che ha coinvolto anche aspetti sociali ed economici oltre a quelli sanitari purtroppo noti.
Voglio ringraziarvi e augurare a tutti voi e alle vostre famiglie, che vi hanno sostenuto in questi difficili momenti, un Sereno Natale.
Voglio che il mio augurio vi giunga oggi che si festeggia il “Solstizio d’Inverno” . Che oggi sia la notte più lunga ma che da domani la “Nuova Luce” possa aprire i nostri cuori al sorgere di un nuovo sole che porti serenità e benessere a tutto il mondo.
Concludo completando il pensiero di Arthur Schopenhauer sulla felicità che sopra ho fatto mio, “... dunque, l’uomo più felice è colui che riesce ad ammirare se stesso in maniera sincera, non importa come.”
Cordiali saluti,
Il Presidente - Dott. Antonio Lezzi