Gentili Colleghe e Cari Colleghi,
spero che siate intenti a predisporre il vostro spirito a qualche giorno di tregua, perché al nostro rientro saremo costretti a misurarci con le novità introdotte dal Governo in materia di contratti a termine. Siamo ormai abituati da sempre a fare i conti con una normativa che si rinnova, ma in questo caso è la prima volta che dobbiamo confrontarci con i nostri assistititi su novità che riguardano i rapporti di lavoro in essere e non quelli da instaurare.
Abbiamo una grande responsabilità noi Consulenti del Lavoro, Abbiamo l’onere di rappresentare ai datori di lavoro e ai lavoratori le scelte che la legge concede in occasione di una nuova assunzione o di una proroga o di una trasformazione.
Le regole sono cambiate e indietro non si torna. I rapporti di lavoro a tempo determinato saranno la regola in caso di prima assunzione e dureranno dodici mesi, dopodiché, se il lavoratore avrà saputo conquistare la fiducia dell’imprenditore, se avrà dimostrato di essere un prezioso collaboratore e se la situazione economica aziendale lo consentirà, e se lo vorrà, sarà un lavoratore a tempo indeterminato.
I 3.000,00 euro di agevolazione contributiva, nei rari casi in cui ci s’imbatterà in un lavoratore under trentacinque che non abbia mai avuto un’assunzione a tempo indeterminato, non sono un incentivo sufficiente per essere definito tale.
Non abbiamo perso la speranza di una riduzione strutturale del costo del lavoro che abbatta l’onere, insostenibile, dei contributi previdenziali, ma i segnali non sono dei migliori.
Come sempre, il piccolo imprenditore, chi con i suoi lavoratori dipendenti instaura un rapporto umano, non avrà difficoltà ad accettare i rischi che una maggiore sanzione in caso di dichiarazione di licenziamento illegittimo comporterà, perché questo accade soltanto in rarissimi casi.
La nostra categoria è chiamata all’ennesimo sforzo e non ci tireremo in dietro perché, noi Consulenti del Lavoro, siamo un presidio di legalità e soprattutto, perché siamo l’unica categoria professionale in grado di assistere al contempo i datori di lavoro e i lavoratori, consigliando sempre la soluzione miglio per entrambi.
Non ci può essere “Dignità” nel lavoro se non si rispetta la dignità di entrambe le parti.
Vi auguro di trascorrere, questo piccolo scorcio di vacanze, spegnendo i cellulari e staccando gli occhi e la mente dal computer, ma so già che molti di voi non lo faranno e allora voglio chiedere ai Vostri cari di essere pazienti, perche la professione che amiamo ci chiede tanto sacrificio ma è l’unica che vorremmo fare.
Un buon Ferragosto a Voi e ai Vostri Cari
Un abbraccio fraterno,
Il Presidente - Dott. Antonio Lezzi